La gamification rappresenta, ad oggi, una delle nuove strade più percorse dal marketing; si tratta di una pratica che trasforma in “gioco” la user experience, rendendo l’utente protagonista.
Il termine “gamification” deriva dalla parola inglese “game”, ovvero “gioco”, e viene definito come:
I contesti di applicazione della gamification sono molteplici: educazione, marketing, business, healthcare, human resources etc.
Grazie alla sua caratteristica principale, l’interattività, la gamification rappresenta uno strumento in grado di veicolare moltissimi tipi di messaggi. È in grado, inoltre, di portare l’utenza a comportamenti attivi, permettendo di raggiungere specifici obiettivi personali o d’impresa. Al centro di questo approccio, infatti, va sempre collocato l’utente ed il suo coinvolgimento attivo.
Lo scopo principale dell’utilizzo di questa tecnica è, in generale, quello di influenzare e modificare il comportamento delle persone. Questo serve per favorire la nascita e il consolidamento dell’interesse da parte degli utenti verso il messaggio che si è scelto di comunicare. L'utente, quindi, non si comporta più come fruitore passivo di informazioni, ma diventa attivo usando il prodotto gamificato del sito.
Il maggior punto forza della gamification è, dunque, la capacità di stimolare l’essere umano, con lo scopo di appagarne desideri e bisogni. Un prodotto gamificato fornisce, infatti, obiettivi da raggiungere, livelli in cui progredire, competizione con gli altri utenti, condivisione dei propri successi e ricompense.
Quali sono i principali elementi di game design utilizzati in questo processo? Vediamone alcuni:
La gamification non è, però, solo composta da medaglie e classifiche. Un punto fondamentale è dato dall’aspetto sociale che essa comporta; è infatti la community che si viene a creare che rende possibile il successo di questo tipo di meccaniche.
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